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Una breve esistenza consacrata all'Arte

Domenico Maria Ardizzone

 

 

12 dicembre 1901 – Guglielmo Marconi attua la prima trasmissione radio transatlantica

 

1905: Albert Einstein enuncia la teoria della relatività.

 

14 aprile 1912 - Naufragio del transatlantico Titanic

 

1924 - Gershwin compone la Rhapsody in Blue

 

 

1926 Tokio - Hirohito ascende al trono di imperatore

 

1927 - Trasvolata atlantica New York-Parigi di Charles Lindbergh.

 

29 ottobre 1929 – Crollo della Borsa di New York

 

1930 - Sugli schermi di Berlino il film di Joseph von Sternberg "L'Angelo azzurro" con Marlene Dietrich

 

Manifesto delle Camicie brune (1931)

 

1935 – Leggi di Norimberga sull’esclusione dei non-ariani dalla cittadinanza tedesca.

 

1936 Charlie Chaplin nel film Tempi moderni

 

19 luglio 1937 - Monaco - Ausstellung "Entartete Künst" (Mostra dell’Arte degenerata)

 

Marzo 1938 ––Il Reichstag acclama Hitler all’annuncio dell’annessione dell’Austria (Anschluss)

 

22 maggio 1939 Berlino - Hitler tra i ministri degli esteri Ciano e Ribbentrop presenzia la firma del Patto d'acciaio Germania-Italia

 

1.settembre 1939 - Invasione tedesca della Polonia

 

7 dicembre 1941 attacco aereo giapponese a Pearl Harbor

 

10 luglio 1943 – Le truppe anglo-americane sbarcano in Sicilia

 

6 giugno 1944 – D day – Sbarco degli Alleati in Normandia

 

1895 - Nasce a Bolzano, il 24 dicembre, Alois Anton Dominikus Hess, figlio di Dominikus Hess, originario di Herlatzhofen (Württemberg), impiegato, e di Rosa Mayer, austriaca. Si farà chiamare Louis Christian Hess, o più semplicemente Christian Hess.
1908 - Dopo il trasferimento della famiglia a Innsbruck e la morte del padre, lascia il ginnasio per la Staatsgewerbeschule (istituto statale d’arte) dove si distingue nel disegno. Prime incisioni su legno e linoleum per una serie di ex libris stampati da lui stesso.
1912 - Fa pratica presso la vetreria d’arte “Mader” di Innsbruck e nel laboratorio di ceramica Kuntner a Brunico.
1915 - Espone i primi lavori (disegni, incisioni, tempere e acqueforti) alla “Turn und Taxishof Galerie” di Innsbruck.
1916 - Richiamato alle armi è con la “Bayerischen Pionier Kompanie n. 3” (genio pionieri) sul fronte belga e nelle Fiandre. Trova l’occasione di visitare musei e chiese delle città occupate. Raccoglie impressioni per il suo futuro lavoro. Disegna manifesti e cartoline per l’ esercito.
1919 - Si iscrive alla “B. Akademie der Bildenden Künste” di Monaco nella classe diretta dal prof. Carl Johan Becker-Gundhal e vi rimane fino all’anno accademico 1923-24 Apre il suo primo studio a Monaco in Theresienstrasse 75.
1920 - Prima collettiva “Ausstellung Junger Münchner - Graphische Kunstwerkstätten” (Briennerstr. 55) presentata in catalogo da George Jacob Wolf. La critica scrive: “Gli acquerelli di paesaggi del giovane Christian Hess potrebbero già ben figurare nella mostra della “Nuova Secessione”. Traspira dalle opere un sentimento sereno e caldo per la natura e un non comune senso coloristico. Si segnalano, in particolare, il delicato motivo “Macchie di sole” e “Inverno sull’Inn”, dall’effetto tagliente e incisivo”.
1921 - Mostra collettiva “Ausstellung Junger Münchner” alla Gemälde Galerie Sct. Martinus di Monaco (Odeons-platz 17) insieme con Florian Bosch, Adolf Hartmann, Siegfried Kühnel, George Liebhardt, Josef Nickl, Eugen Siegler, Bernhard Therhorst e gli scultori Lotharz Dietz e Benno Miller. Con borse di studio compie viaggi in Scandinavia. Primi lavori di ambiente nordico a Gotemburgo, Malmoe e Stoccolma. Incontro con Anatole France.
1922 - Mostre a Innsbruck, Bolzano, Brunico, Salisburgo e Vienna.
1923 - Esegue nel Museo di Vienna, su richiesta di collezionisti, copie di Tiziano, Veronese, Velasquez, Vander Bruel ed altri antichi maestri. Periodo di grande interesse per la musica classica e operistica e per la scenografia.
1924 - Conclusi gli studi accademici torna a Vienna. Esegue diversi ritratti. Alcuni della cantante Erna Ludwig del “Wiener Deutschen Theater”.
1925 - Visita Firenze e la Toscana. Riproduce opere a Palazzo Pitti e agli Uffizi. Raggiunge per la prima volta la Sicilia dove, a Messina, vive la sorelIa Emma. Lo entusiasmano i colori e il paesaggio mediterraneo che rimarranno il leit-motiv delle sue opere future.
1926 - Soggiorni a Bolzano e Innsbruck. Rientra a Monaco per partecipare alla mostra “Ausstellung Tiroler Künstler” alla quale prendono parte artisti tirolesi e austriaci. Acqueforti di soggetto siciliano, stampate a Monaco in 60 esemplari. Mostra in Svizzera. Secondo viaggio in Italia, attraverso un itinerario diverso (Verona, Bologna, Firenze, Pisa, Roma, Napoli, Capri, Ischia) che si conclude di nuovo in Sicilia, dove ha modo di ripensare tutti i capolavori dei musei italiani visitati e maturare nuove espenienze. In ottobre mostra alla “Galerie Paulus” di Monaco, dove esordisce come scultore.
1927 - Anno di intenso e appassionato lavoro in Sicilia per le opere dai nuovi colori daesporre nelle mostre in Germania.
1928 - Conosce Max Beckmann cui resta legato da sincera amicizia. Vende ad amatori d’arte statunitensi una serie di acquerelli di soggetto siciliano. Affresca a Wismar (Mecklenburg) la villa dell’ industriale Mayer. Partecipa alla “Sommer Ausstellung des Deutschen Künstler Verbandes AUFBAU - E. V.” di Monaco. Parte dei quadri vengono poi esposti a Berlino all’ex castello imperiale in una mostra organizzata dal segretario di Stato Schultz. Viaggio a Berlino e Dresda. Mostre a Braunschweig e a Monaco (Glaspalast). Nuovo viaggio in Sicilia con soggiorni a Palermo e Agrigento. 
1929 - Aderisce al movimento “Juryfreje” (al di fuori di ogni giuria), alle cui collettive parteciperanno, più tardi, Picasso, Klee, Max Ernst, Willi Baumeister, Severini e Miro. Mostre a Monaco nel Glaspalast, Prinzregentstrasse 1. Periodo di nudi e trittici. Il critico Wilhelm Hausenstein, in “Aus meinem Künstnotizbuch” (luglio), scrive: “La Juryfreie si rivela già come un promettente gruppo artistico... Noto, intanto, Christian Hess, Joseph Scharl, Fritz Buckhardt, Grassmann, Panizza e come scultori Spengler e Zeh”. Riviste d’arte riproducono opere di Christian Hess: il “ Cicerone” di Lipsia il quadro “Am strand” (sulla spiaggia); la rivista “ Jugend” di Monaco, organo ufficiale del movimento culturale “Jugendstil”, pubblica sulla copertina di aprile “Fischer mit roter Weste” (pescatore con giubbetta rossa) - parte di un trittico esposto alla mostra della Secessione - e all’interno un disegno di paesaggio toscano. Mostra alla “Paulus Galerie” di Monaco con la nuova Unione “Generation” che apporta - secondo la critica –“nuova linfa ai precedenti movimenti della Secessione”. Mostra a Monaco “Zeitgemässe porträts” (ritratti contemporanei): “Una maternità commuove per le sue armonie delicatamente cromatiche e la vera e convincente espressione” (dal “Münchner Augsburger Abendzeitung” - 12 novembre). Prepara i cartoni per affrescare i saloni del piroscafo “Europa”. Esposizioni in Renania e nella Ruhr.
1930 - Il catalogo “Zweijahrbuch” (1929-30) - presentato da Hans Eckstein, con saggi di Franz Rho, Oskar Maria Graf e Wolfang Petzet - pubblica i dipinti “Neptun” e “Matrosen” realizzati a Messina. Affresca lo stabilimento termale di Oeynhausen (Westfalia) e tiene, su invito del Ginnasio, conferenze sulla tecnica e la storia dell’affresco. Altri affreschi a Obermenzing, presso Monaco. La copertina della rivista “Jugend” riproduce “Am Wasser” parte centrale di un trittico esposto alla mostra della Secessione (giugno). Esposizioni a Berlino, Dresda, in Svizzera e ancora a Monaco. Emergono i paesaggi e i colori del Sud. Da una critica sull’esposizione primaverile di Monaco alla Prinzregentstrasse: “Dall’accostamento degli espositori si possono trarre confronti chiarificatori. Hess e’ presente con paesaggi e un “Venditore di pesci”. Egli dimostra di saper portare la molteplicità della natura a forme semplici fortemente pittoriche. La sua concentrazione è di benefico effetto in raffronto col cerebralismo apparentemente problematico di altri pittori”. Dodici opere all’esposizione regionale di Braunschweig. Il quadro “ Scheferde” (gregge in Sicilia) è acquistato a Zurigo per mille marchi tedeschi, su proposta di Karl Hofer. Incontra a Zurigo la sua futura moglie, Cecilia Faesy, alla quale affida l’incarico di curare la vendita delle sue opere in Svizzera. Nuovo viaggio in Sicilia.
1931 - Gli artisti della Juryfreie sono tenuti d’occhio dalle “Camicie brune”  Nei primi di marzo, durante una riunione della “Kampfbundes für deutsche Kultur” vengono buttati fuori dalla sala i contestatori Christian Hess, Adolf Hartmann, Wolf  Panizza e Günther Grassmann (gli ultimi due pestati a sangue). Il 6 giugno scoppia l’incendio che distrugge il Glaspalast di Monaco e migliaia di quadri compresi quelli esposti dai “Senza giuria”. Per gli artisti della “Juryfreie” che hanno perduto le opere sarà allestita una mostra straordinaria nel Museo germanico. Viaggio di Hess a Roma. Visita di gallerie e musei. Ammalatosi viene curato da amici dell’Accademia tedesca di Villa Massimo, tra cui Karl Hofer. Rientrato in Germania avvia a Monaco un movimento di pittori, scultori e architetti per una collaborazione fra i tre gruppi. Nella omonima mostra “Bildhauer Maler Architekt”, Hess presenta i cartoni degli affreschi per un “Ton film theater” a Breslavia. L’ idea suggerita dal movimento, sostenuta dal Münchner Abend Ausgabe/Anzeiger (15 settembre) e dal Münchner Zeitung (17 settembre) verrà realizzata molto più tardi.
1932 - Mostra “Juryfreie” con il dipinto “Wartesaal III klasse in Bologna” (Monspreis London - Opus 30). Mostra alla “Lenbach Galerie” di Monaco (sculture) e Dusseldorf. Mostra itinerante della Deutscher Künstlerbund: Berlino, Norimberga, Koenigsberg, Danzica, Rostock. Mostra a Norimberga “Münchner Künstlerpersönhlichkeiten”. Scrive alla sorella: “Le previsioni per il futuro non sono più rosee, né politicamente, né economicamente ".
1933 - Si trasferisce in Sicilia, dopo la minaccia di scioglimento della “Juryfreie” ritenuta, dalla politica imperante, unione culturale bolscevica. In Germania avrebbe potuto dipingere soltanto di nascosto. In Sicilia ritrova la libertà di espressione. Periodo ricco di opere ispirate, tutte, ai paesaggi e all’umanità dell’isola.
1934 - Si sposa con Cecile Faesy che lo raggiunge a Messina, e con lei riparte per la Svizzera.
1935 - Può svolgere solo un’attività limitata poiché i tedeschi sono malvisti, in quel periodo, nella Repubblica elvetica. Si occupa di regia teatrale e scenografia e incide teste di marionette. Tramite amici riesce a vendere qualche quadro non firmato.
1936 - Si trasferisce di nuovo in Sicilia con la moglie, portando con sé i mobili e i quadri che riesce a recuperare in Germania. Dopo alcuni mesi rimane solo: l'esperienza coniugale è negativa. La moglie riparte per la Svizzera. Dai propri amici apprende che la situazione politica in Germania e in Austria precipita.
1937 - Studia nuove tecniche, ma non riesce a produrre con il consueto ritmo. Una profonda crisi spirituale lo porta sull’orlo del suicidio, ma è confortato dalla sorella e trova il coraggio di ripartire.
1938 - Ritorna in Svizzera e trova ospitalità a Liestal, presso Jurg Spiller. Dà lezioni di pittura, clandestinamente. La moglie, dalla quale presto divorzierà, vende ancora per suo conto quadri a Zurigo. Gli viene negato il permesso di soggiorno in Svizzera. Riparte allora per la Germania dove, però, la vita artistica e culturale è sotto il pieno controllo del regime.
1939 - Rintraccia ii suo amico Franz Gebhardt, nella cui casa, sul Chiemsee, può serenamente dipingere e modellare sculture che dovranno essere fuse nel laboratorio Kirchner. Ad Oberwö ssen, in Baviera, affresca le pareti di un ristorante di proprietà della moglie dello scultore Oskar Zeh, suicidatosi a Monaco qualche anno prima.
1940 - A Monaco viene fermato dalla polizia militare e arruolato, ma per le sue precarie condizioni di salute è assegnato al servizio postale.
1941 - Si ammala gravemente ed è internato nell’ospedale di Schwabing. Appena dimesso viene reiscritto alla “Reichskunstkammer”, ma deve prima attestare la sua ongine ariana, con documenti che ottiene nel Württemberg. Al rientro il suo male si aggrava ed è ricoverato nel sanatorio di Planneg. Dimesso si reca nel Tirolo da parenti presso Axams e Innsbruck. Nel frattempo sospendono l’attività le fabbriche di seta di Kreefeld per le quali preparava i disegni dei tessuti. Viene a perdere l’assegno mensile di 300 marchi. Si reca a Grinzenz e poi a Zirl per eseguire alcuni affreschi nel palazzo comunale.
1942 - Si trasferisce a Innsbruck. L’unione artisti del Tirolo (Der Landsleiter der Reichskammer der bildenden künste beim landskulturwalter Gau Tirol Voralberg) gli assegna uno studio in Adamgasse 8, e poi nella Universitatstrasse 6.
1943 - Manca ogni notizia.
1944 - 26 novembre: muore nell’ospedale di Schwaz, dopo un bombardamento aereo su Innsbruck. E’ sepolto nel Westfriedhof, il cimitero occidentale di Innsbruck.
 

Bolzano – La casa natale in Laubengasse
 

28 dicembre 1908 – Terremoto di Messina. In questa città Hess trascorre il suo esilio negli Anni 30

 

1916 - Hess sul fronte francese

 

1916 - La battaglia della Somme

 

1920 - Ausstellung Junger Muenchner

 

1921 - Ausstellung Junger Muenchner

 

1921 – Stoccolma: il Premio Nobel della Letteratura, Anatole France visto da Hess

 

1926 - Hess nel suo studio di Monaco

 

1928 Baden-Baden – Max Beckmann con la moglie Mathilde

 

1928 - Mostra di Hess nell'ex Castello imperiale di Berlino

 

Monaco 1929 – La rivista Jugend mette in copertina il quadro di Hess “Fischer mit roter Weste”

 

C. Hess - “Am Strand” (da “Der Cicerone” - Lipsia, agosto 1929)

 

1930 – Le terme di Oeynhausen dove Hess eseguì gli affreschi

 

Monaco 1931 – La rivista Jugend mette in copertina il quadro di Hess “Am Wasser”.

 

6 giugno1931 – Monaco di Baviera – Il Glaspalast distrutto dalle fiamme

 

Novembre 1941 - Hungerburg - Una delle ultime foto

 

La tomba di Christian Hess nel Westfriedhof di Innsbruck

 

               Hess in Wikipedia, Enciclopedia Libera:

https://it.wikipedia.org/wiki/Louis_Christian_Hess
 
         

Questa poesia del 1944 di
Hermann Hesse, anch’egli
originario del Württemberg,
sembra proprio accompagnare
il trapasso di Christian Hess, avvenuto in quell’anno

ADDIO, MONDO

Hermann Hesse  - (Traduzione di Mario Specchio) - Oscar Mondadori 1982
 

Giace il mondo in frantumi,
lo amammo molto un tempo,
adesso anche il morire
non ci fa più spavento.

Il mondo non va disprezzato
screziato e selvaggio egli è,
malie antichissime spirano
ancora attorno a sé.

Vogliamo separarci
grati dal suo gran gioco;
ci dette gioia e pena
ci dette molto amore.

Addio mondo, rifatti
bello e smagliante, noi
siamo della tua gioia
e della pena sazi.