Con la stagione autunnale comincia anche ad Innsbruck una
ricca presentazione di mostre. Il Tiroler Landes Museun
espone accanto alla retrospettiva che ancora si può vedere
in questi giorni di Albin Egger Lienz, una mostra itinerante
del pittore Louis Christian Hess (1895-1944) vissuto per un
certo tempo a Innsbruck, nato a Bolzano e particolarmente
influenzato sia dall‘arte tedesca che italiana.
La sua opera mostra tutti i segni che valgono per un
artista, il quale visse nella seconda linea dei suoi
contemporanei quell’accentuazione dei canoni formali fin
quasi a raggiungere una levigatezza artistica. Componente
della Juryfreie a Monaco nei primi degli anni Trenta, la sua
prima opera viene fortemente influenzata da Max Beckman e
Karl Hofer, dopo giocano un ruolo di grande trasformazione
elementi del cubismo di un Braque o di un Gris.
Cogliendo qua e là da diverse immagini, le sue dotte opere
pittoriche mostrano che l’apporto degli stili della sua
epoca rimase in superficie, cosa che nulla toglie al loro
incanto, né alla loro efficacia. Nell’ambito della
restituzione anche dei talenti minori di questa epoca questa
retrospettiva, che con sorpresa é degna di imitazione, viene
inviata dall’Assessorato per il Turismo della Regione
Siciliana attraverso molti paesi europei, diventa per
Innsbruck - dove Hess morì a 49 anni - un interrogativo per
la storia dell’arte regionale.
Peter Waiermair
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