Critica

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Successo della mostra di Christian Hess

Aldo Gerbino
 
L'Avvisatore - 4 dicembre 1974
 
 

Christian Hess è artefice di una cultura polimorfa, costituisce infatti un campo magnetico dove molte punte intellettuali contemporanee hanno trovato appoggio e segni ispirativi in questo solido espressionismo ricco di fermenti e vivaci contenuti formali.
Hess, nato a Bolzano nel 1895 è morto a Innsbruck nel 1944, si formò pittoricamente a Monaco di Baviera, il suo iter lavorativo comprende la Germania, la Svizzera, l'Austria, la Scandinavia e l'Italia da lui amata molto e assorbita nei molteplici sussulti che espressero i colori e gli umori di tutta una popolazione spesso sofferente o avvilita dalle esperienze belliche delle quali l'animo altamente percettivo di Hess trasse incantesimi e violenze.
La galleria dei personaggi: donne, modelle, ragazzi, sono esempi di una natura maturata e nello stesso tempo convulsa da intimi accostamenti antagonisti. L'avvicinamento sentimentale alla Sicilia non è soltanto nell'ordine figurativo quanto in quella intimità, oltre che estetica, psicologica delle figure isolane che servirono senz'altro da iniziazione a certe realizzazioni di artisti contemporanei quali Guttuso e Migneco.
A questa figurazione postimpressionista l'Autore prospetta felici vicissitudini neo-astratte a matrice unica che accostano l'artista ad emblemi mentali che ricordano Braque. Ad ogni modo, la ricerca di femminilità perdute, di raccolti e illuminati paesaggi e lo scavare sofferto ha fatto di Hess un ricercatore attento della società che lo circondava, un interprete dei problemi individuali da lui non soltanto mediati, ma vissuti.

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Ha riscosso il previsto successo la mostra retrospettiva del pittore Christian Hess aperta a Palermo nei saloni delle esposizioni del Palazzo del Turismo in via Notarbartolo. La presenza di personalità, di rappresentanti del mondo culturale, artistico e diplomatico e di numerosi invitati ha dato la misura dell'interesse che l'iniziativa, promossa dalla Regione Siciliana, dall'Azienda di Turismo e dal Goethe Institut ha destato tra gli amatori e gli studiosi dell'arte tedesca tra le due guerre.
Christian Hess, nato a Bolzano nel 1895 e morto a Innsbruck nel 1944, formatosi alla scuola di Monaco si impegnò con altri pittori, scultori ed architetti in movimenti d'avanguardia che nella Germania di Hitler furono aspramente contrastati perchè ritenuti bolscevichi. Gli artisti appartenenti al movimento della "Juryfreie" ripararono in gran parte all'estero stabilendo con gli ambienti culturali che li accolsero proficui ed interessanti scambi di esperienze. Tra questi profughi dell'arte, Christian Hess il quale dopo aver visitato i maggiori centri culturali italiani si spinse verso il Sud scoprendo sotto l'ardente luce mediterranea i sorprendenti paesaggi dell'isola e il ritmo composito dell'umanità dei piccoli borghi. A questo artista che l'ha amata e ritratta in tanti aspetti del suo paesaggio e della sua vita, la Sicilia - come ha scritto Leonardo sciascia nella sua prefazione al catalogo monografico pubblicato dalla Cassa di Risparmio - intende rendere omaggio, ma soprattutto vuole compiere un atto di restituzione di un pittore alla cultura cui peculiarmente appartiene: una cultura europea.
Per sottolineare questo aspetto della cultura di Hess, il Parlamento europeo ha concesso il suo patrocinio alla mostra che si concluderà a Palermo il 10 dicembre per raggiungere successivamente diverse altre città italiane, la Svizzera, l'Austria e la Germania. La mostra itinerante, che comprende quadri ad olio, acquerelli e disegni, raggiungerà così la terra natale dell'artista che lasciò nelle sue opere una lunga storia di ricerca, di emozioni, di esperienze e di fedeltà agli ideali dell'arte.