Critica

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Un'operazione di recupero filologico

L'omaggio della Sicilia
al pittore Christian Hess

A. Di Bianca Greco
 
Il Domani - 31 dicembre 1974
 

Ha preso l'avvio da Palermo la mostra retrospettiva delle opere di Christian Hess, organizzata dall'Assessorato al Turismo della Regione Siciliana in collaborazione con il Goethe-Institut. Un atto di omaggio all'artista tedesco risuscitato alla storia e all'uomo, che nella terra di Sicilia approdava per brevi periodi tra le vicende della sua perigliosa esistenza.
Della mostra meritano di essere segnalati due aspetti: l'operazione di recupero filologico che si concretizza in un ricco numero di dipinti, disegni e alcune sculture; la conseguente disponibilità per una lettura interna delle opere stesse. L'uno e l'altro permettono di restituire alla storia della cultura figurativa l'artista nella sua interezza; e di ricomporre i termini della configurazione storico-critica di un pittore colto e composito.
Uscito dalla scuola di Monaco Hess si maturò in proprio, a contatto di molte esperienze europee e con un costante riferimento ideale ai presupposti dell'arte di Braque e di Picasso ai quali tuttavia non riuscì mai ad avvicinarsi direttamente.
La sua produzione dal '22 al '44 è una tipica campionatura della civiltà... artistica dell'Europa che alle dissolvenze del post-impressionismo andava sostituendo le impennate di certa espressività realista. In una visuale tanto diffusa Hess prende a suo modo partito con la realtà e la rende chiara e concreta nella sua dimensione estetica. Per l'artista la materia assume fondamentali valori plastici; è una passione che risorge sia pure in una mutevolezza di agganci formali e linguistici.
Non ultimi i riferimenti a Carrà, a Sironi, allo spirito del Novecento in genere che riposava sulla monumentale corporeità delle figure. dall'arte di Hess sono esclusi gli abbandoni sia pure momentanei: il peso del linguaggio pittorico è determinante anche se si mantiene quanto mai semplice nella percezione del segno, nelle connotazioni di volume e di colore. E le linee di penetrazione sono coerenti con l'esigenza costante di verifica della realtà.
Le immagini che la Sicilia offre all'artista, immerse nella solarità mediterranea costituiscono per Hess più di un habitat ideale: la pacificazione. Egli le avverte con predisposta solidarietà, ne diffonde le risonanze, ne amplia la latitudine. E le carica di quella intensità che più tardi sarà continuata e ricercata per vie diverse dallo stesso Guttuso.
Attraverso la lettura delle opere migliori non è difficile intravedere anche lo svolgimento di vicende autobiografiche dell'uomo: i suoi spazi spirituali, la sua fede, le esaltazioni, le convalescenze, i convincimenti politici. E se questi valori si possono ricostruire penetrando il significato del colore, nei disegni tracciati con estrema evidenza figurale prende corpo la capacità di sintesi di Hess in un rapporto che pone a confronto l'arte e la vita.

                                                                                                      A. Di Bianca Greco